PROGRAMMA CULTURALE 2011 - 2012


Il Giallo

Il film poliziesco (o “giallo” come venne chiamato in Italia dal colore delle copertine di una famosa collana di libri di quel genere) nasce ovviamente da quel tipo di letteratura che fu chiamato in area anglosassone “racconto di misteri” e che si basa sostanzialmente su fatti delittuosi dei quali alla fine vengono identificati i colpevoli.

Se il protagonista del racconto, o del film, è un detective privato o un uomo di legge, il film è ancora la storia di un successo (come nei casi dell’avventuroso o del western) cioè di un eroe che riesce a ripristinare l’ordine sconvolto da un omicidio e ad assicurare la punizione dei colpevoli; se invece il protagonista del racconto è un assassino (ma anche una spia al servizio dei nemici o un gangster) il film è inevitabilmente, in periodo “classico” (cioè fino agli anni Settanta del Novecento), la storia di una caduta, di una punizione che giustamente toccherà, magari dopo un apparente trionfo, a chi ha osato contravvenire alla leggi.

Tra i maestri del cinema c’è n’è uno che trova proprio in questo genere il suo mezzo ideale d’espressione ed è l’inglese, ma poi naturalizzato americano, Alfred Hitchcock, la cui problematica, di matrice cattolica, si basa soprattutto sul dilemma della colpevolezza e dell’innocenza, di come a volte gli innocenti possano pagare per delitti commessi da altri e di come il pregiudizio o i misteri della psiche umana possano condurre su false piste.
Ma insieme ad Hitchcock, nel grande cinema americano degli anni Quaranta e Cinquanta, che sono quelli in cui principalmente fiorì il genere, regalandoci una serie di capolavori, troviamo prove eccellenti da parte di altri registi quali John Huston (che con “Il mistero del falco” esordì, facendo del protagonista Humphrey Bogart un divo), Otto Preminger, Billy Wilder e Howard Hawks.

I loro film nascono molte volte da romanzi di scrittori come Dashiel Hammet, Raymond Chandler o James Cain, sceneggiati magari (come nel caso de “Il grande sonno” di Hawks) da un altro grande scrittore quale William Faulkner.
Se gli anni della seconda guerra mondiale e del dopoguerra furono quelli che favorirono lo sviluppo del genere, non è che questo sia scomparso nel cinema di oggi, anzi. L’unica differenza è che magari oggi i colpevoli restano impuniti.
Ma si è preferito,come al solito, privilegiare i classici.

SCOPRI IL NOSTRO PROGRAMMA

PROGRAMMA CULTURALE 2011 - 2012


Il Giallo

Il film poliziesco (o “giallo” come venne chiamato in Italia dal colore delle copertine di una famosa collana di libri di quel genere) nasce ovviamente da quel tipo di letteratura che fu chiamato in area anglosassone “racconto di misteri” e che si basa sostanzialmente su fatti delittuosi dei quali alla fine vengono identificati i colpevoli.

Se il protagonista del racconto, o del film, è un detective privato o un uomo di legge, il film è ancora la storia di un successo (come nei casi dell’avventuroso o del western) cioè di un eroe che riesce a ripristinare l’ordine sconvolto da un omicidio e ad assicurare la punizione dei colpevoli; se invece il protagonista del racconto è un assassino (ma anche una spia al servizio dei nemici o un gangster) il film è inevitabilmente, in periodo “classico” (cioè fino agli anni Settanta del Novecento), la storia di una caduta, di una punizione che giustamente toccherà, magari dopo un apparente trionfo, a chi ha osato contravvenire alla leggi.

Tra i maestri del cinema c’è n’è uno che trova proprio in questo genere il suo mezzo ideale d’espressione ed è l’inglese, ma poi naturalizzato americano, Alfred Hitchcock, la cui problematica, di matrice cattolica, si basa soprattutto sul dilemma della colpevolezza e dell’innocenza, di come a volte gli innocenti possano pagare per delitti commessi da altri e di come il pregiudizio o i misteri della psiche umana possano condurre su false piste.
Ma insieme ad Hitchcock, nel grande cinema americano degli anni Quaranta e Cinquanta, che sono quelli in cui principalmente fiorì il genere, regalandoci una serie di capolavori, troviamo prove eccellenti da parte di altri registi quali John Huston (che con “Il mistero del falco” esordì, facendo del protagonista Humphrey Bogart un divo), Otto Preminger, Billy Wilder e Howard Hawks.

I loro film nascono molte volte da romanzi di scrittori come Dashiel Hammet, Raymond Chandler o James Cain, sceneggiati magari (come nel caso de “Il grande sonno” di Hawks) da un altro grande scrittore quale William Faulkner.
Se gli anni della seconda guerra mondiale e del dopoguerra furono quelli che favorirono lo sviluppo del genere, non è che questo sia scomparso nel cinema di oggi, anzi. L’unica differenza è che magari oggi i colpevoli restano impuniti.
Ma si è preferito,come al solito, privilegiare i classici.

SCOPRI IL NOSTRO PROGRAMMA

Orario di inizio degli eventi 16.30


Con il Patrocinio del Comune di Parma

Si consiglia la visione preventiva dei film.

TORNA ALL'ARCHIVIO

"Ho parlato con una donna a musicoterapia, e ha detto che Mozart è l'uomo per te."

(La donna che visse due volte - Midge)